Perché si festeggia Santo Stefano?

Posted By settedomande on Nov 16, 2018 in Perché?


Lo Stato Italiano, nel 1947, decise di rendere festivo il giorno dopo il Natale porgendo i suoi omaggi a Santo Stefano, esempio di dedizione e sacrificio, nonchè modello per i fedeli.

Stefano era ebreo di nascita ed è il protomartire cristiano. Egli è stato il primo ad aver sacrificato la sua vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.

Si decise di porre nei giorni seguenti alla nascita del Figlio di Dio i cosiddetti “comites Christi“. Queste sono le persone più vicine nel suo percorso terreno e che per prime ne hanno reso testimonianza con il martirio.

Proprio per questo la celebrazione di Santo Stefano avviene il 26 dicembre e, a seguire, San Giovanni Evangelista, il 27 dicembre.

Il giorno di Santo Stefano è festeggiato anche in Austria, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia, Romania, Città del Vaticano, Germania, Irlanda, San Marino e Svizzera italiana.

Vita

Il giovane Stefano apparteneva alla prima comunità cristiana, che applicò integralmente la “carità fraterna”. I suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune con gli altri e distribuivano equamente quanto bastava per il sostentamento giornaliero. Quando la comunità crebbe, gli apostoli affidarono il servizi di assistenza giornaliera a sette ministri della carità detti diaconi. Tra questi c’era il giovane Stefano che, oltre a occuparsi dell’amministrazione dei beni comuni, si prodigava nell’annuncio della buona novella.  Il suo fervore era tale da indurre i Giudei a catturarlo, portarlo nel Sinedrio e a condannarlo alla lapidazione. Durante l’esecuzione Stefano, primo Martire, pronunciò le stesse parole di Gesù sulla croce: “Signore, non imputar loro questo peccato”.
Nel 415 il prete Luciano ritrovò le sue reliquie. Il luogo esatto del ritrovamento gli venne suggerito in sogno da un vecchio con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d’oro. Il corpo del Santo, ridotto in cenere con le sole ossa presenti, è stato portato a Gerusalemme.

Iconografia

Santo Stefano è rappresentato giovane e in abiti da diacono, con la dalmatica o il camice e la stola indossata di traverso (ma può avere anche la tonsura monacale, specie se si tratta di raffiugurazioni medievali.

Gli attributi presenti nella raffigurazione di Santo Stefano sono le pietre con cui è stato lapidato a cui sono spesso aggiunte la palma del martirio e il libro. È considerato protettore dei diaconi, dei frombolieri, dei muratori, degli scalpellini, dei selciatori e dei tagliapietre.