Cosa?


Cosa significa sottona?


Posted By on Gen 31, 2020 in Cosa?

“Sottona” (“sottone” al maschile) è un termine del linguaggio giovanile di recente creazione. La sua definizione trae origine dal relativo nome “sottanza” che significa essere molto più che appassionato di un qualcosa, addirittura in maniera maniacale. In sostanza, sottone/a è qualcuno che è in “sottanza” con qualcosa. E’ generalmente riferito a una persona che prova una passione, quasi maniacale, per qualcuno dell’altro sesso. “Essere cotto per qualcuno” può essere considerato un buon sinonimo di “sottone”, anche se l’accezione di quest’ultimo è molto più spregiativa: la forte infatuazione rende il sottone pronto a tutto per l’oggetto della sua sottanza e per questo viene spesso preso in giro.

Alcuni esempi d’uso potrebbero essere:

  • “Sono in sottanza con la musica”
  • “La ragazza di Francesco è proprio una sottona!”
  • “Sei un sottone!”

La parola è stata recentemente portata alla ribalta dalla canzone “Non fare la sottona“. L’autore, Gordon (Yuri Gordon Sterrore), è uno youtuber milanese noto per i suoi video parodie dell’universo femminile e in questo testo mette bene in luce il significato di sottona.

Hai detto che non gli scrivevi più
Ma poi scopro che lo senti ancora

Menti e lo sai anche tu
Che sei solo una sottona!

Amo basta, adesso evita
Di depilarti per uno che non ti merita
Ma ora smettila di stalkerare
Che ti cambio il codice del cellulare

Ma tu ancora pensi a lui
Ma l’hai visto il cesso con cui
Esce ora, che brutta storia
Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me!

Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me, me!

I like alle foto ci caschi di nuovo
Su insta la storia la sai a memoria
Lo stalkeri dalla mattina alla sera
Credi che lui voglia una storia seria?

Il problema lo sai qual è?
Non c’è nessuna più sottona di te
Stasera ti porto a ballare, ti prego dai lasciati andare

Ma tu ancora pensi a lui
Ma l’hai visto il cesso con cui
Esce ora, che brutta storia

Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me!

Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me, me!

Lo trovi nel locale
Che ti guarda come se
Fosse innamorato perso
Si lo è, ma non di te!
Ma tu ancora lo rivuoi
È sempre nei sogni tuoi
Ma tu adesso ascoltami, la soluzione sai qual è?

Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me!

Non fare la sottona, anche stasera prima gli scrivi, poi cambi idea
Lui visualizza ma non risponde, fai come me, me!

 

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Cosa significa Soffoggiata?


Posted By on Nov 26, 2019 in Cosa?

soffoggiataLa parola soffoggiata sta ad indicare un fardello, un fagotto che si trasporta a mano e di nascosto sotto al mantello. Ci si immagini qualcuno, coperto da mantello, che stia trasportando un qualcosa di più o meno voluminoso, di nascosto, trattenendolo sotto al braccio: ebbene, l’oggetto trasportato si definisce “soffoggiata“. Se si sostituisce il mantello con un più odierno impermeabile, la scena non sembrerà più così d’altri tempi.
Se ne trova un esempio di utilizzo nella commedia “I lucidi” di Agnolo Firenzuola. Nel quarto atto, scena prima (Fir. Luc. 4.1) Sparecchia risponde a Lucido Tolto in questa maniera:”[…]Bella cosa vedere un gentiluomo con la soffoggiata andare a casa le femmine: belle prodezze per Dio!” Si riferisce chiaramente al fardello trasportato sotto al mantello di nascosto.

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L’animazione sospesa (Emergency Preservation and Resuscitation) è un processo con il quale vengono rallentate le funzioni vitali di un essere vivente senza causarne la morte. Il 22 novembre 2019 viene reso noto dalla rivista New Scientist che per la prima volta tale tecnica è stata applicata per operare un paziente umano.
Il professor Mark Roth è uno dei pionieri di questa tecnica applicata ed è stato uno dei primi a condurre con successo degli esperimenti scientifici in tal senso: nel 2005 alcuni topi vivi sono stati posti in una camera contenente acido solfidrico e la loro temperatura e scesa fino a 13°C. Di conseguenza il loro metabolismo e sceso a un decimo.
Sempre nel 2005 scienziati dell’Università di Pittsburgh hanno dichiarato di aver riportato in vita dei cani dopo aver sostituito il loro sangue con una soluzione ghiacciata a cuore fermo. Dopo tre ore in questa condizione il loro cuore è stato fatto ripartire con un impulso elettrico e il fluido ghiacciato è stato sostituito con il sangue alla temperatura normale. Alcuni dei cani tuttavia mostravano danni al sistema nervoso e scarsa coordinazione nei movimenti.
Nel 2006 si riporta il caso di un ratto ibernato per 6 ore dal gruppo dell’Università di Bologna guidato dal professor G. Zamboni.
L’applicazione della tecnica all’uomo è riportata dalla rivista New Scientist il 22 novembre 2019. Un’equipé medica dell’università del Maryland è riuscita a mettere in stand-by i processi del metabolismo umano abbassando la temperatura corporea, in modo da dare più tempo ai chirurghi di intervenire. La tecnica, chiamata Epr (Emergency preservation and resuscitation) consiste nel sostituire il sangue del paziente, a cuore fermo, con una soluzione salina fredda per portare il corpo intorno ai 10 gradi di temperatura.
Questo blocca praticamente l’attività cellulare, evitando quindi i danni ai tessuti derivanti dalla scarsa ossigenazione. A questo punto i medici hanno due ore per operare e al termine dell’intervento il corpo viene riscaldato reintroducendo il sangue. Studi precedenti, sottolinea Samuel Tisherman, il ricercatore coinvolto, hanno dimostrato che sugli animali la tecnica permette di ‘guadagnare tempo’ per interventi che altrimenti andrebbero compiuti in pochi minuti per evitare danni cerebrali.
“Abbiamo pensato che fosse tempo di portarla ai nostri pazienti. Ora che lo stiamo facendo stiamo imparando molte cose. Una volta provato che funziona potremo espandere la tecnica per aiutare a sopravvivere pazienti che altrimenti non ce la farebbero”.

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La  dieta dell’ornitorinco consiste principalmente di crostacei, vermi, gamberi, molluschi, anellidi, granchi, libellule, cozze, uova di trota, girini e larve di insetti. Gli ornitorinco possono consumare tutto il loro peso corporeo negli alimenti in un periodo di 24 ore.

Per 20 o 40 secondi alla volta, l’ornitorinco cerca il cibo tuffandosi sul fondo del torrente, con i piedi palmati e sondando il fondo fangoso con il becco sensibile. Poiché devono chiudere gli occhi sott’acqua, questi animali vengono guidati nell’acqua torbida rilevando le correnti elettriche create da piccoli movimenti dei muscoli delle loro prede.

Gli ornitorinchi possiedono sacche boccali laterali per raccogliere le prede animali, come piccoli granchi, insetti acquatici e le loro larve, vermi,lumache, girini, giovani rane e piccoli pesci.

L’ornitorinco risale dall’acqua, dove ricerca le prede a intervalli di 1/2 minuti per respirare e masticare il contenuto accumulato nelle sacche.

Al tramonto questi animali si possono scorgere con difficoltà. La ricerca del cibo raramente dura più di un’ora, poi si ritireranno nelle rispettive tane.

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Cos’è lo shutdown USA?


Posted By on Gen 12, 2019 in Cosa?

Lo shutdown è una procedura prevista dall’Antideficiency Act in vigore negli Stati Uniti fin dal lontano 1870. La versione attuale è stata approvata nel 1892 e prevede che le attività governative non essenziali debbano essere bloccate fino a che il Congresso non riesce ad approvare una legge del bilancio. Si verifica quando non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti e quindi non ci sono fondi per le spese del Governo federale. La sua entrata in vigore è automatica e comporta il blocco delle attività amministrative. In pratica dal 21 dicembre 2018 un quarto delle attività federali negli Usa è chiuso per mancanza di fondi, con tanto di dipendenti a casa senza stipendio. Nella storia degli Usa questa paralisi amministrativa si è verificata altre volte: nel 1980, nel 1995, nel 1996, nel 2013 e nel 2018. Nell’ultimo anno in realtà si sono verificati tre shutdown: uno tra il 20 e il 23 gennaio, sul Daca, il provvedimento di Obama a tutela dei clandestini minorenni; un altro a febbraio, per un disaccordo sulle politiche di bilancio, ma è durato poche ore.
L’ultimo è scattato il 22 dicembre 2018 con la richiesta di Donald Trump di un finanziamento da 5,7 miliardi di dollari per la costruzione del celebre muro al confine con il Messico, autentico cavallo di battaglia di Trump durante la campagna elettorale del 2016: i democratici si sono rifiutati e così è scattato lo shutdown.
Al congresso non è stato trovato un accordo tra Repubblicani e Democratici, con quest’ultimi che controllano la Camera dopo le elezioni midterm, mentre al Senato i Repubblicani mantengono una esigua maggioranza di 51 senatori contro 49.
Per approvare il bilancio federale al Senato servono 60 voti, ma in teoria ci sarebbe “l’opzione nucleare”, chiesta da Trump, che permetterebbe un cambio di regolamento così da poter far bastare la maggioranza assoluta e non quella qualificata.
Ecco quali sono state le prime conseguenze. L’aeroporto di Miami ha chiuso uno dei suoi terminal per assicurarsi che i controlli di sicurezza siano adeguatamente presidiati. Gli addetti alla sicurezza non pagati, infatti, sono restati a casa. Alcune strutture del parco nazionale sono chiuse, così come i musei Smithsonian e lo zoo nazionale di Washington. Quasi tutti i dipendenti della Nasa sono rimasti a casa, così come quelli dell’Internal Revenue Service, che elabora le dichiarazioni dei redditi e emette i rimborsi. Alcuni dipendenti dei dipartimenti di Stato e di sicurezza nazionale invece hanno continuato a lavorare anche senza stipendio. La Camera e il Senato hanno votato un decreto- che deve essere firmato da Trump- per garantire che tutti i dipendenti federali possano essere retribuiti retroattivamente dopo la fine dello shutdown.

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Cosa sono i PRIIPs?


Posted By on Dic 20, 2018 in Cosa?

PRIIPs è l’acronimo di Packaged Retail Investment and Insurance-based Investments Products il cui significato è: prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati.

Tali prodotti comprendono investimenti in cui “indipendentemente dalla forma giuridica dell’investimento stesso, l’importo dovuto all’investitore al dettaglio è soggetto a fluttuazioni a causa dell’esposizione ai valori di riferimento o al rendimento di uno o più attivi che non siano direttamente acquistati dall’investitore al dettaglio” e descrivono anche prodotti assicurativi che presentano “una scadenza o un valore di riscatto e in cui tale scadenza o valore di riscatto è esposto in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni del mercato”.

I PRIIPs sono prodotti:

  • il cui valore è soggetto a fluttuazioni a causa dell’esposizione a variabili di riferimento o al rendimento di una o più attività sottostanti;
  • caratterizzati da un processo di assemblaggio finalizzato alla creazione di prodotti che abbiano esposizioni, caratteristiche o strutture dei costi diverse rispetto ad una detenzione diretta.
Di seguito alcuni esempi di PRIIPs:
  • Fondi comuni di investimento
  • Prodotti assicurativi con una componente di investimento (Unit-linked ecc.)
  • Prodotti e depositi strutturati
  • Obbligazioni convertibili
  • Derivati
  • Prodotti emessi da SPV

e alcuni esempi di non PRIIPs:

  • Azioni
  • Obbligazioni
  • Depositi non strutturati
  • Polizze assicurative con prestazioni dovute solo in caso di decesso e danni gravi
  • Prodotti pensionistici complementari

I PRIIPs potranno quindi presentarsi in diverse forme giuridiche, ma saranno sempre dei prodotti complessi e strutturati che potranno avere o meno una componente assicurativa.
Solo questo genere di prodotti imporrà la pubblicazione di un KID che non sarà, per esempio, imposto per le azioni o per altri strumenti non strutturati come i bond non convertibili.
Va evidenziato che così caratterizzati i PRIIP rappresentano il cuore dell’investimento finanziario al dettaglio europeo e coprono una gamma di prodotti del valore di circa 10 mila miliardi di euro in Europa.

Per questo un documento sintetico come il KID (Key Information Document), che guidi il risparmiatore, è necessario. Esso dovrà essere:

  • breve, scritto in modo conciso e in linguaggio non tecnico, in modo da essere comprensibile per l’investitore retail;
  • parte integrante della documentazione legale d’offerta, per consentire il confronto con altre opportunità di investimento;
  • redatto in modo che gli investitori comprendano autonomamente gli elementi principali dello strumento finanziario, senza ricorrere a ulteriore documentazione legale;
  • messo a disposizione degli investitori retail, anche attraverso il sito internet del produttore e la rete distributiva, in tempo utile prima della vendita, data la natura di documento precontrattuale

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Cosa è il Global Compact?


Posted By on Dic 5, 2018 in Cosa?

Aggiornamento ONU 19 dicembre 2018: paesi firmatari e non
Aggiornamento Marrakech 10 dicembre 2018: lista dei paesi non firmatari


Si chiama Global Compact for Migration. Si tratta dell’accordo voluto dall’ONU nel tentativo di dare una risposta globale al problema della migrazione. Nel 2016, nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, il patto è stato firmato da oltre 190 Paesi ed è stato ribattezzato “Dichiarazione di New York“. L’accordo è poi stato ribadito durante l’assemblea generale del settembre 2018, dove però le posizioni di diversi Paesi sono cambiate.

Principale obiettivo del Global Compact è creare una rete internazionale per l’accoglienza di migranti e rifugiati. Un’accoglienza “sicura”, si legge nella dichiarazione, e di “sostegno”.

Il punto di partenza del Global Compact è il principio, condiviso dai vari firmatari, che la questione delle migrazioni debba essere affrontata a livello globle tramita rete di collaborazione internazionale.

Nel documento di parla di migrazione “disciplinata, sicura, regolare e responsabile” e prevede una lunga serie di impegni da parte di tutti i Paesi per tutelare “diritti e bisogni” di chi è costretto a fuggire dal proprio Paese.

I dieci principi del Global compact riguardano:

  • Diritti umani
    • promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza;
    • assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.
  • Lavoro
    • sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva;
    • eliminare tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio;
    • eliminare effettivamente il lavoro minorile;
    • eliminare ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.
  • Ambiente
    • sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali;
    • intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale;
    • incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente.
  • Lotta alla corruzione
    • contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti.

In diversi paesi del mondo sono stati creati appositi network volti a promuovere il Global Compact e condividere i principi a cui si ispira. In Italia, il network (Global Compact Network Italia) si costituisce nel 2002 con lo scopo di contribuire allo sviluppo del “Patto Globale” a livello Italia, affinché non venga solo conosciuto ma comporti sempre più credibilità e serietà nell’impegno a favore della responsabilità sociale da parte delle imprese aderenti all’iniziativa e ai loro partner. Nel 2013 il Global Compact Network Italia si è costituito Fondazione Global Compact Network Italia grazie alla volontà di 18 organizzazioni, aziende, università ed enti di ricerca, fondazioni no profit e organizzazioni della società civile.

Attualmente, gli Obiettivi delle Nazioni Unite di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e l’Accordo sul Clima di Parigi offrono la più potente agenda comune per il raggiungimento della pace e della prosperità a livello mondiale – con un ruolo essenziale precisato per il business. E il Global Compact, come più grande iniziativa di sostenibilità aziendale internazionale, è chiamato ad essere il catalizzatore per i futuri cambiamenti conducendo il settore privato verso il raggiungimento degli SDGs entro il 2030. Un’attenzione ulteriore è rivolta alle azioni che le piccole, medie e grandi imprese e tutti gli altri attori possono fare per implementare localmente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dichiarati a scala globale.

Ad oggi sono più di 13.000 gli attori aderenti al Global Compact (di cui 9.000 aziende e più di 4.000 gli enti no profit) in 190 Paesi.


 

Aggiornamento Marrakech 10 dicembre 2018: lista dei paesi non firmatari
A Marrakech il 10 dicembre 2018, la lista dei paesi non firmatari si è allungata. Ecco i principali non firmatari: Stati Uniti, Italia, Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Belgio, Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia, Svizzera, Croazia. Italia e Svizzera attendonon il voto parlamentare.


 
Aggiornamento ONU 19 dicembre 2018: paesi firmatari e non

Il 19 dicembre 2018 l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato il Global Compact sull’immigrazione al quale avevano aderito i 164 Paesi partecipanti alla conferenza di Marrakech. Nella votazione al Palazzo di Vetro, ci sono stati:

  • 152 voti a favore
  • 12 astenuti (Italia, Algeria, Australia, Austria, Bulgaria, Cile, Lettonia, Libia, Liechtenstein, Romania, Singapore e Svizzera)
  • 5 voti contrari (Stati Uniti, Ungheria, Israele, Repubblica Ceca e Polonia)


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