Carneade! Chi era costui?

Posted By settedomande on Nov 6, 2018 in Chi?


Carneade di Cirene (Cirene, 214 a.C. – Atene, 129 a.C.) è stato un filosofo greco antico della corrente degli scettici. Viene considerato come il fondatore della terza Accademia di Atene (nota anche come Nuova Accademia).

Se tra i filosofi dell’antica Grecia non viene annoverato tra i grandissimi, di ben altro spessore è la statura che egli conquistò come oratore. Nel 155 a.C. fece parte della celebre ambasceria inviata a Roma dagli Ateniesi multati per aver saccheggiato Oropo; celeberrimo divenne il suo successo argomentando, in due giorni successivi, a favore e contro l’esistenza di una legge naturale universalmente valida.

Anche Carneade, come altri filosofi antichi, non scrisse nulla, ma il suo discepolo, Clitomaco, originario di Cartagine, ne espose le argomentazioni nei suoi scritti, che sono però andati perduti. Il discorso tenuto nel corso dell’ambasceria che lo rese famoso come retore, venne ripreso da Cicerone nel De re publica.

Deve la sua popolarità moderna soprattutto alla celebre citazione contenuta ne “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.
Il capitolo ottavo de “I promessi sposi” si apre con Don Abbondio immerso nella lettura di un panegirico in onore di san Carlo Borromeo. L’incipit celeberrimo del capitolo è «Carneade! Chi era costui?» – frase che Don Abbondio pronuncia fra sé – perché in questo testo egli trova citato proprio Carneade, di cui però non sa nulla.

Questo passo del celebre romanzo storico ha successivamente contribuito a far diventare il nome di Carneade sinonimo di sconosciuto, tanto da sentir dire spesso, a proposito di gente assolutamente non conosciuta “E’ un carneade!”.